martedì 5 gennaio 2021

in questo mare che è la vita

Cara Giorgia,
sono giorni indecisa su scrivere o meno un post finale, forse provvisorio, forse definitivo.
Ora ho riaperto il blog, dopo mesi. Un'assenza così lunga non c'è mai stata. Ma a volte la vita ti travolge, come un uragano e tu cerchi semplicemente di stare a galla. Tutto il resto viene lasciato da parte, non per poca importanza ma per semplice e pura necessità.

Quell'uragano ha risvegliato in me una nuova creatività, una strana energia che vuole fuoriuscire e che devo capire come e dove canalizzare.
Diversi progetti che salvo in una cartella mentale, tanta voglia di metterli in pratica, uno per uno.
Tempo al tempo, disse qualcuno.

E tempo sia.
Riprendiamoci i nostri equilibri, le nostre abitudini e i nuovi ritmi di questo nuovo anno.
Lasciamoci trasportare dall'ispirazione e dalla passione per ciò che facciamo, che raramente ci fanno sbagliare tempi e modi.
Facciamoci guidare da ciò che abbiamo dentro, senza fretta, senza frenesia.

E' che io adoro vedere il compimento delle cose, non vedo l'ora di iniziare e di finire per vedere l'effetto che fa.
L'effetto su di me, sempre benefico.

La scrittura come autoterapia.
Raccontarsi e raccontare.
Ciò che a volte ti salva in mezzo all'uragano.
I remi a cui aggrapparti quando la corrente sembra portarti via.

No, io resto.
Galleggio e riprendo a nuotare in questo mare che è la vita.




in questo mare che è la vita.